Avventure in MTB - Sezione all-mountain di MTB Valcamonica

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Di Alessandro (del 01/10/2014 @ 12:00:00, in AV Val Grande, visto  5100 volte)
PERCORSO
Descrizone:
Salita da Edolo su asfalto fino a Vezza d'Oglio. Si parcheggia in prossimità dell'Ospedale di Edolo e ci si avvia verso la piazza, da lì si prosegue per la S.S. 42 del Tonale, a sud del paese di Vezza d'Oglio e dopo aver passato il paese di Incudine, si imbocca la strada che prosegue in fondovalle, fino a passare per il versante est della valle che sale verso nord-est. Da Vezza d'Oglio si prende la mulattiera che porta in Val Grande e si sale senza deviazioni. Il fondo è buono, la salita non troppo impegnativa. Una passeggiata in mezzo alla natura di indubbia qualità, se scegliete di fare questo itinerario in autunno, potrete ammirare i cervi che numerosi popolano la vallata, questo già dal bivacco Occhi che si trova a 2047mslm. Altre info quà.
Il rientro è in parte su sentieri, in alcuni tratti sono piuttosto tecnici, ma molto molto divertenti.


SCHEDA

Partenza: Edolo - 699 m s.l.m.
Arrivo: Edolo - 699  m s.l.m.


Distanza: 41 km
Tempo stimato: 5 h


Altezza Massima: 2047 m
Altezza Minima: 699 m
Altezza partenza: 699 m
Altezza arrivo: 699 m
Dislivello Massimo: 1356 m
Ascesa accum: 1571 m
Discesa accum: 1571 m
Pendenza max: 16.7 %
Pendenza min: -30 %


Periodo consigliato: Aprile - Ottobre
Preparazione: Buona
Calssificazione: All Mountain
Difficoltà tecniche: Discesa non particolarmente tecnica.


Cartografia: Compass foglio 107 - Alta Valcamonica
Parcheggio: Piazzale nelle vicinanze della scuola elementare e l'Ospedale.
Localita' transitate: Edolo, Incudine, Desdena di Vezza d'Oglio.
Note: Raccomandiamo prudenza e rispetto della natura.


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PERCORSO
A Cedegolo si abbandona la statale camuna per prende a destra (direzione di Edolo) la bella strada per Cevo, dove si lascia l'auto.

Nei pressi del bar - ristorante "Stella alpina" si stacca verso monte (segnaletica per il rifugio Prudenzini) la larga e acciottolata mulattiera, che varcate poco sopra, le tumultuose acque del torrente Poia di Salarno, si innalza con numerose giravolte attraverso il boscoso versante destro della valle.

Si giunge ad un piccolo pianoro dove il torrente si divide per un breve tratto in due rami (i du Oii); nei pressi sulla destra si stacca il sentiero che porta al lago di Bos. Continuando e riattraversato il torrente si toccano le malghe Macesso di sotto e dopo alcuni tornanti le malghe Macesso di sopra che sorgono a breve distanza, dell'ampio alveo asciutto dello scomparso lago Macesso (metri 1958). In capo al piatto e sabbioso bacino, incombe la possente diga del lago di Salarno, sulla destra si affacciano le annesse palazzine del personale addetto all'impianto. Superati poi alcuni tornanti che rimontano il risalto roccioso sul lato sinistro della diga, si giunge al lago di Salarno; qui la valle si presenta ampia a selvaggia, attorniata da una splendida corona di cime che conferiscono all'ambiente un severo e tipico aspetto alpino di alta quota.

Proseguendo su un tratto di percorso pianeggiante, si giunge in breve al tranquillo lago di Dosazzo che si allunga a forma di fiordo verso il fondo della valle. Il sentiero ripreso poi moderatamente a salire porta, in poche decine di minuti, al rifugio Prudenzini; poco oltre, a ridosso di grossi massi di granito accatastati, sono ben visibili i ruderi dello storico rifugio di Salarno, eretto dal Cai di Brescia nel 1882.
SCHEDA
Partenza: Cevo - 1071 m s.l.m.
Arrivo: Cevo - 1071 m s.l.m.


Distanza: 30 km
Tempo stimato: 5 h


Altezza Massima: 2235 m
Altezza Minima: 1071 m
Altezza partenza: 1071 m
Altezza arrivo: 1071 m
Dislivello Massimo: 1143 m
Ascesa accum: 1343 m
Discesa accum: 1343 m
Pendenza max: 18 %
Pendenza min: -35 %


Periodo consigliato: Maggio - Settembre
Preparazione: Buona
Calssificazione: All Mountain
Difficoltà tecniche: Discesa non particolarmente tecnica. Salita in alcuni tratti piuttosto impegnativa

per il fondo particolarmente sconnesso, più in alto su mulattiera non carrozzabile.
Cartografia: Compass foglio 94 - Edolo-Aprica
Parcheggio: Grande parcheggio davanti al Pineta.
Localita' transitate: Cevo, Saviore, Fabrezza, laghi di Salarno.
Note: Raccomandiamo prudenza e rispetto della natura.


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PERCORSO
 Il Monte Altissimo è una montagna delle Prealpi Bergamasche 1703 m.s.l.m.. Situata tra la bassa Val di Scalve e la bassa Valcamonica, è la vetta più elevata del modesto gruppo montuoso, è compreso tra le due valli citate e l'altopiano di Borno (che lo divide dal Pizzo Camino. Visto dalla Valle Camonica il suo versante meridionale appare roccioso e scosceso, pressoché privo di vegetazione (mantenendo un aspetto selvaggio, mentre il versante settentrionale, che si presenta in dolce declivio verso l'altopiano di Borno ed è ammantato di abeti (paghér in camuno, da cui deriva il toponimo Pagherola “ località nelle vicinanze della vetta” e disseminato di malghe (come la malga di Pratolungo che è ristrutturata dal gruppo Alpini e divenuta oggi un rifugio per gli manti della montagna), cascine e piccole baite, molte delle quali tuttora abitate nella stagione estiva. Il contrasto evidente tra i due versanti è dovuto alla disposizione degli strati rocciosi, inclinati in direzione nord, e dovuti all'azione degli enormi ghiacciai, che durante le varie glaciazioni, scavarono il fondo della Valcamonica e ne plasmarono i versanti.

Il Monte Altissimo è frequentato dagli appassionati di sci alpino, ci sono gli impianti di risalita del comprensorio Borno-Monte Altissimo ed è amato anche dagli escursionisti perchè ampiamente praticabile grazie a una buona rete di sentieri. Diversi sono infatti i percorsi segnalati che conducono alla vetta dal fondovalle.

Il percorso parte da Cogno (Piancogno) all'altezza della ferrovia, subito si presenta una salita piuttosto ripida con brevi tratti anche intorno al 25% che proseguendo si addolcisce. Si prosegue fin oltre l'Annunciata (passando dal belvedere oppure salendo a sinistra attraverso la mulattiera di riso passando di fianco al Santuario).
Oltrepassato il santuario si imbocca una mulattiera che sale a sinistra e porta fino al Rifugio ex Malga Mine.
Da Mine si prosegue a piedi su sentiero che porta al Pian d'Aprile, da cui si riesce a risalire in sella e ad
andare in direzione della cima (a sinistra).
Raggiunta la cima, si gode di un panorama sulla Val Camonica molto ampio.
La discesa è tecnica, il sentiero per scendere verso il Pratone di Erbanno si imbocca poco sotto alla cima a sinistra.
Segue poi la mulattiera fin sopra Angolo.. qundi si prosegue per Terzano, Gorzone, Erbanno e Cogno percorendo la ciclabile
che affianca il fiume Oglio.
SCHEDA
Partenza: Piancogno - 251 m s.l.m.
Arrivo: Piancogno - 251 m s.l.m.


Distanza: 38 km
Tempo stimato: 5 h


Altezza Massima: 1688 m
Altezza Minima: 225 m
Altezza partenza: 240 m
Altezza arrivo: 240 m
Dislivello Massimo: 1463 m
Ascesa accum: 1782 m
Discesa accum: 1799 m
Pendenza max: 25 %
Pendenza min: -32 %


Periodo consigliato: Aprile - Ottobre
Preparazione: Buona
Calssificazione: All Mountain
Difficoltà tecniche: Salita molto impegnativa, verso Malga Mine fondo sconnesso e salita ripida.

La discesa è veloce e in alcuni tratti molto tecnica, su rocce scivolose. Più a valle si scende da mulattiera cementata e di riso piuttosto ripida e in alcuni tratti esposta.
Cartografia: Kompass Tre Valli Bresciane
Parcheggio: Grande parcheggio davanti al Pineta.
Localita' transitate: Piancogno, Santuario dell'Annunciata, Malga Mine, Terzano, Gorzone, Erbanno, Boario Terme.
Note: Raccomandiamo prudenza e rispetto della natura.


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PERCORSO
Il Monte Altissimo raggiunto attraverso delle varianti, sentieri pedalabili molto belli, la salita è più impegnativa e la discesa è tecnica all'inizio, rispetto alla prima versione del giro dell'Altissimo;  segue un tratto con bici in spalle ed alcuni passaggi esposti, in seguito veloce e divertente, anche se piuttosto ripida.
Partenza da Erbanno, frazione del Comune di Darfo Boario Terme (Brescia), splendida località termale situata nella bassa Valcamonica. Si transita attraverso la ciclabile in direzione Cogno (frazione di Pianborno), da quì inizia la salita (ripida su asfalto) fino al santuario dell'Annunciata. Dopo aver oltrepassato il santuario, si prosegue attraverso sentiero e poi mulattiera verso il centro abitato di Borno, il punto in cui si entra in paese è all'altezza del grande parcheggio adiacente al pattinaggio, nella parte alta del paese in direzione Croce di Salven, o meglio verso il bivio che porta agli impianti di risalita. In questa direzione si prosegue, verso il Bosco Blu, da dove si prende una mulattiera a destra che porta attraverso il fondovalle, fino all'altezza di Croce di Salven. A questo punto si riinizia a salire su mulattiera non sempre con buon fondo e a tratti discretamente impegnativa.
Si attraversa poi la val Sorda e si raggiungono le piste di sci. Poi si prosegue per la cima dell'Altissimo. La discesa è nel primo tratto molto veloce, perchè su pista da sci, poi su sentiero tecnico e relativamente difficile, si tratta di seguire il tracciato CAI fino a Malga Mine. Il fondo è quasi sempre scivoloso su pietre e scavato dall'acqua. Da malga Mine si sale in direzione Valcamonica, tenendo alla propria destra il monte Altissimo e alla sinistra malga Mine.
Arrivati all'imbocco del sentiero 154, che è descritto da un'ottima cartina posizionata all'inizio, inizia la prima parte di discesa molto tecnica. In alcuni tratti bici in spalle o spinta, in un tratto ci si tiene ancorati con una corda. (tratto Alpinistico secondo tabella CAI livello EE).
Segue poi discesa ripida a tratti su riso a tratti sconnessa, molto divertente e volendo veloce. Attenzione perchè ci sono punti dove è molto esposta. Sconsigliata da soli. La consideriamo molto difficile, solo per bikers molto esperti. Se non conoscete la zona, indispensabile il gps.
SCHEDA
Partenza: Erbanno - 225 m s.l.m.
Arrivo: Erbanno - 225 m s.l.m.


Distanza: 35 km
Tempo stimato: 5 h


Altezza Massima: 1688 m
Altezza Minima: 225 m
Altezza partenza: 225 m
Altezza arrivo: 225 m
Dislivello Massimo: 1463 m
Ascesa accum: 1650 m
Discesa accum: 1627 m
Pendenza max: 25 %
Pendenza min: -35 %


Periodo consigliato: Aprile - Ottobre
Preparazione: Fisica: Molto Buona - Tecnica: Buona.
Classificazione: All Mountain - tecnico - esposto.
Difficoltà tecniche: Salita molto impegnativa, da Malga Mine discesa tecnica da non adatta a bikers senza esperienza.

Senza preparazione tecnica sconsigliamo di scendere verso Erbanno, da malga Mine come variante proseguite seguendo la mulattiera che ad un certo punto incrocia il sentiero e tratto di strata percorsi arrivando dall'Annunciata.
Cartografia: Kompass Tre Valli Bresciane
Parcheggio: Grande parcheggio davanti zona industriale Darfo Boario Terme, la frazione è Erbanno.
Localita' transitate: Erbanno, Piancogno, Cogno, Santuario dell'Annunciata, Borno, Val Sorda, monte Altissimo, malga Mine, Erbanno, Boario Terme.
Note: Raccomandiamo bike full, prudenza e rispetto della natura.


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PERCORSO
Abbiamo scelto di ripercorrere il sentiero n. 154 che dal Monte Altissimo porta ad Erbanno, scegliendo pero' una variante più bassa per poterlo raggiungere. Nella versione 2 della scheda del Monte Altissimo infatti, prima saliamo sulla cima facendo un giro ampio (passandro dalla Val Sorda) e poi scendendo fino a Malga Mine per raggiungere proprio il 154.
In questo itinerario  abbiamo scelto alcune varianti, in primis la salita inizia  da Piancogno e risultata subito molto ripida, ma non impossibile. Questa mulattiera si allaccia piu' in alto a quella che invece sale da Erbanno, (che risulta essere piu' dolce) sempre con direzione il Convento dell'Annunciata. Dopo un primo tratto ripido si raggiunge la nicchia nella montagna dove si trova un altare dedicato alla Madonnina Nera.
Successivamente passato il Santuario/Convento si imbocca il sentiero che porta verso Borno, non si raggiunge l'abitato, ci si porta verso la località Balestrini.
Quando la mulattiera finisce si imbocca il sentiero dove nel primo tratto porta ad attraversare la valle, in seguito è impossibile sbagliare direzione.
Si scende di quota attraversando buona parte della montagna, a partire dall'altezza dell'abitato di Esine, passando sopra Piancogno, Angone e quindi si raggiunge il sentiero 154.
In questo tratto comunque per una buona parte la bici va portata a spalle, con tratti parecchio esposti (corde) e tratti impedalabili (catene a scendere), altri tratti del sentiero sono molto tecnici e secondo il nostro gusto, divertenti.

Arrivati al sentiero 154, inizia la prima parte di discesa
ripida a tratti su riso a tratti sconnessa, molto divertente e volendo veloce. Attenzione perchè ci sono punti dove è molto esposta. Sconsigliata da soli. La consideriamo molto difficile, solo per bikers molto esperti.
Se non siete pratici della zona è indispensabile il gps.

SCHEDA
Partenza: Pianborno - 225 m s.l.m.
Arrivo: Pianborno - 225 m s.l.m.


Distanza: 25 km
Tempo stimato: 4 h


Altezza Massima: 1245 m
Altezza Minima: 225 m
Altezza partenza: 225 m
Altezza arrivo: 225 m
Dislivello Massimo: 1020 m
Ascesa accum: 1269 m
Discesa accum: 1268 m
Pendenza max: 30 %
Pendenza min: -35 %


Periodo consigliato: Aprile - Novembre (se non c'è neve tutto l'anno)
Preparazione: Fisica: Molto Buona - Tecnica: Buona.
Classificazione: All Mountain - tecnico - esposto/molto esposto.
Difficoltà tecniche: Salita molto impegnativa, da Pianborno. Dal 154 discesa con pendenze rilevanti, non adatta a bikers senza esperienza.

Senza preparazione tecnica sconsigliamo di percorrere questo itinerario.
Cartografia: Kompass Tre Valli Bresciane
Parcheggio: GParcheggio adiacente allo stadio o al Palasport, anche vicino alla ferrovia.
Localita' transitate: Pianborno, Madonnina Nera, Santuario dell'Annunciata, Balestrini, Erbanno, Boario Terme, Pianborno
Note: Raccomandiamo bike full, prudenza e rispetto della natura.


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PERCORSO
Il Guglielmo è un'importante Montagna che fa da spartiacque fra la Val Trompia e la Val Camonica (non tecnicamente).Dalla cima si gode un bellissimo panorama verso il sottostante Lago d'Iseo, le Alpi Orobie a Est ed il Gruppo dell'Adamello a Nord, ma non solo.

Questa montagna è molto conosciuta e frequentata in tutti i pediodi dell'anno.

Anche in pieno autunno, come nel nostro caso essendo ancora pedalabile, si incontrano molte persone che amano questa cima per godere del panorama che regala.

 Siamo andati in auto fino a Marone, e non conoscendo la zona, non nascondo che abbiamo utilizzato una traccia gps avuta tramite un altro sito e registrata da amici di Brescia.

Si sale da Marone e si percorre la mulattiera fino alla cima, la discesa invece richiede a mio parere l'uso di un navigatore gps, ci sono punti dove è facile sbagliare direzione, imboccando il sentiero sbagliato. Non è facile pensare di fare un roadbook, in alcuni casi non ci sono riferimenti validi da segnalare, pertanto sarebbe comunque inutile. Meglio il gps.

La discesa è per buona parte su sentieri, molto divertente e non impegnativa, per chi mastica l'allmountain ed ha una discreta preparazione.


SCHEDA
Partenza: Marone - 191 m s.l.m.
Arrivo: Marone - 191 m s.l.m.


Distanza: 37 km
Tempo stimato: 5/6 h


Altezza Massima: 1922 m
Altezza Minima: 191 m
Altezza partenza: 191 m
Altezza arrivo: 191 m
Dislivello Massimo: 1731 m
Ascesa accum: 2225 m
Discesa accum: 2225 m
Pendenza max: 20 %
Pendenza min: -25 %


Periodo consigliato: Aprile - Novembre (se non c'è neve)
Preparazione: Fisica: Buona - Tecnica: discreta.
Classificazione: All Mountain.
Difficoltà tecniche: Salita non eccessivamente impegnativa, buon fondo e pendenza media 10%.


Cartografia: Kompass 103 Tre Valli Bresciane
Parcheggio: Parcheggio vicino al distributore d'acqua gassata gratuito, vicino alla ferrovia.
Localita' transitate: Marone, Cislano, Val di Gasso, Croce di Marone, malghe Guglielmo, rifugio Almici e cima del Redentore.
Note: Raccomandiamo bike full, gps,  prudenza e rispetto della natura.


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PERCORSO
La partenza di questo giro è a Pilzone di Iseo, località situata sul lago di Iseo in Provincia di Brescia. Si sale attraverso strada asfalta verso Polaveno, si svolta prima in direzione del colmo dove è situata la chiesetta di Santa Maria del Giogo, volendo ci si puo' fermare poco sotto al rifugio. Si prosegue scendendo per mulattiera appena dietro il rifugio a destra tenendo la strada a salire alle spalle, poi si risale verso Punta dell'Orto, dove si apre una vista spettacolare.. Maggiori dettagli su Santa Maria del Giogo e Punta dell'Orto.
Consiglio l'utilizzo di GPS, la salita non è impegnativa, la discesa è tecnica e divertente nel primo tratto più veloce a tratti successivamente, lungo tratto di vecchia mulattiera piuttosto malmessa con pietre e buche,
se è bagnato diventa un po' piu' impegnativa ma non impossibile.
SCHEDA
Partenza: Pilzone di Iseo BS - 191 m s.l.m.
Arrivo: Pilzone di Iseo Bs - 191 m s.l.m.


Distanza: 19 km
Tempo stimato: 3 h


Altezza Massima: 974 m
Altezza Minima: 191 m
Altezza partenza: 191 m
Altezza arrivo: 191 m
Dislivello Massimo: 783 m
Ascesa accum: 1174 m
Discesa accum: 1168 m
Pendenza max: 15 %
Pendenza min: -25 %


Periodo consigliato: Aprile - Novembre (se non c'è neve)
Preparazione: Fisica: Discreta - Tecnica: discreta.
Classificazione: All Mountain.
Difficoltà tecniche: Salita non eccessivamente impegnativa, buon fondo e pendenza media 12%.


Cartografia: Kompass 103 Tre Valli Bresciane
Parcheggio: Parcheggio nella frazione, vicino al bivio che porta a Polaveno.
Localita' transitate: Pilzone.
Note: Raccomandiamo bike full, gps per questo giro indispensabile, senza si sbaglierebbe spesso il percorso. Sconsigliato passare in alcuni luoghi in periodo di caccia, trattandosi di capanni di cacciatori. Raccomandiamo inoltre prudenza e rispetto della natura.


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PERCORSO

Itinerario circolare, si parte dal grande parcheggio situato all'altezza del bivio che dall'ex statale 42 porta al centro abitato di Losine. (salendo dalla superstrada verso il Edolo/Tonale, si prende l'uscita per Breno e si prosegue verso Edolo) dopo c.ca 2 km. si svolta a sinistra e dopo 50 metri subito a destra nell'ampio parcheggio.

Saliti in sella si inizia il percorso seguendo la strada asfaltata verso Losine, prima di raggiungere l'abitato si va in direzione Cerveno, oltre l'abitato si seguono le indicazioni per la ciclabile che e' la vecchia Valeriana che sale sul versante ovest della ValCamonica.

Raggiunto l'abitato di Ono S. Pietro si prosegue per un lungo tratto impegnativo di c.ca 1,6 km di faticosa salita, mantenendo direzione Campelli/Bait del Mela.. diversamente non si puo' fare se non imboccare per Baita Iseo, che in salita e' pressoche' impossibile da pedalare.

Come detto dopo c.ca 1,6 km. di salita si raggiunge l'imbocco di un sentiero sulla destra, la discesa non e'  impegnativa, si tratta comunque di passare alcuni tratti di sentiero molto sconnesso. Si raggiunge quindi il ponte delle capre. Vale la pena fermarsi perchè è molto bello il luogo, fresco d'estate e assolutamente gelido d'inverno.
Riprendiamo ora il giro, che non finisce quì. Proseguiamo con direzione Pescarzo di Capodiponte, quindi imbocchiamo
una vecchia mulattiera che ci porta sopra Capo di Ponte, ad un tratto la bici va obbligatoriamente portata in spalle,
affidandosi a delle catene, questo tratto è molto esposto. Se c'è bagnato puo' essere pericoloso.
Le rocce che ci ritroviamo sotto ai piedi a questo punto, sono ricche di incisioni rupestri, fra cui alcune Rose Camune,
difatti questà località è denominata Rosa sul curen (nel dialetto locale si dice "curen" non "coren" come in molte altre località valligiane.)
L'itinerario in seguito e' su sentiero tecnico, a tratti impegnativo, sopratutto se c'e' bagnato.
Piu' avanti sara' necessario spingere la mtb perchè si sale su delle rocce, questo per poter evitare di passare per la strada principale (molto trafficata) che passa poco piu' sotto.
Si raggiunge quindi, scendendo degli scalini, il paese di Capo di Ponte e poi si prosegue riallacciandosi alla
ciclabile che porta verso Losine.
Il giro non termina ancora, abbiamo infatti aggiunto anche i tornantini della passerella, per raggiungerli si va oltre
l'abitato di Losine percorrendo l'antica Valeriana. I tornantini "della passerella" sono un tratto del sentiero 121 che scende dalla Concarena, essendo un sentiero molto frequentato da escursionisti, raccomandiamo di prestare attenzione.
Una volta giunti alla passerella (ponticello ciclo/pedonale che attraversa il fiume Oglio) si svolta a sinistra per rientrare al punto di partenza.. percorrendo c.ca 2,5/3km. 

Consiglio l' uso di gps, con la traccia e' pressoche' impossibile sbagliare.


SCHEDA
Partenza: Losine (bivio) - 288 m s.l.m.
Arrivo: Losine (bivio) - 288 m s.l.m.


Distanza: 29 km
Tempo stimato: 3/4 h


Altezza Massima: 722 m
Altezza Minima: 288 m
Altezza partenza: 288 m
Altezza arrivo: 288 m
Dislivello Massimo: 484 m
Ascesa accum: 1083 m
Discesa accum: 1087 m
Pendenza max: 20 %
Pendenza min: -18 %


Periodo consigliato: tutto l'anno
Preparazione: Fisica: Buona - Tecnica: discreta.
Classificazione: All Mountain.
Difficoltà tecniche: Salita abbastanza impegnativa fondo asfalto, quindi non impossibile.


Cartografia:
Parcheggio: Parcheggio in prossimità del bivio per l'abitato di Losine.
Localita' transitate: Losine, Cerveno, Ono S.Pietro, Pescarzo di Capo di Ponte, Capo di Ponte, Cerveno, Losine, Breno e prada di Losine.
Note: Meglio con bike full, gps consigliato, prudenza e rispetto della natura.


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PERCORSO

Escursione in MTB fuori porta per il gruppo all-mountain di MTB Valcamonica, siamo partiti in auto e giunti a Prabione in provincia di Brescia quindi sulla sponda ovest del bellissimo lago di Garda.

Abbiamo posteggiato le auto in un grande parcheggio appena fuori dal piccolo centro abitato, in sella si transita per poco su asflalto e si imbocca una mulattiera che molto presto si trasformera' in sentiero, a tratti dissestato e faticoso da pedalare.

Se preso con lo spirito giusto non è assolutamente impossibile da risalire.
Si gode in alcuni tratti di un'ottima visuale panoramica verso il lago, sul cui sfondo appare maestoso il Monte Baldo.
Il giro e' circolare, si transita dopo aver lasciato il sentiero per una mulattiera sterrata e comoda da pedalare,
la salita effettivamente non e' molto impegnativa e i panorami anche se non si ha vista lago, restano molto belli.
Giunti alla cima del Tignalga, vale la pena fermarsi un po' ad ammirare tutto il panorama a 360 gradi....
e prepararsi per una discesa molto impegnativa sotto vari aspetti, per l'esposizione, i tornanti, il fondo a tratti molto smosso... non è impossibile da fare in sella, alcuni di noi l'hanno percorsa con mtb front.

Il rientro alla fine è seguendo verso destra la strada asfaltata che porta a Prabione, pertanto al luogo di partenza.

Consigliamo come sempre di fare uso di gps per seguire i nostri percorsi, del resto e' divenuta una comodità che va oltre qualsiasi indicazione.


SCHEDA
Partenza: Prabione BS - 518 m s.l.m.
Arrivo: Prabione - 518 m s.l.m.


Distanza: 27,8 km
Tempo stimato: 3/5 h


Altezza Massima: 1412 m
Altezza Minima: 518 m
Altezza partenza: 518 m
Altezza arrivo: 518 m
Dislivello Massimo: 894 m
Ascesa accum: 1367 m
Discesa accum: 1367 m
Pendenza max: 10 %
Pendenza min: -15 %


Periodo consigliato: tutto l'anno se non c'è neve
Preparazione: Fisica: Buona - Tecnica: discreta.
Classificazione: All Mountain.
Difficoltà tecniche: Salita abbastanza impegnativa fondo mosso su single-track, comunque non impossibile.


Cartografia:
Parcheggio: Parcheggio in ampio parcheggio appena oltre il centro abitato.
Localita' transitate: Prabione, passo Pura, cima Tignalda, Prabione
Note: Meglio con bike full, gps consigliato, prudenza e rispetto della natura.


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PERCORSO
tralascio gli accenni storici, che comunque e' possibile leggere nella versione - 1 - dell'escursione al sentiero della Memoria, listata sempre in queste pagine.
L'escursione in MTB in questo caso si distingue anzitutto per la partenza:
Questo percorso parte da Capo di Ponte (BS), località nota per le incisioni rupestri, dove vi invitiamo se avete il tempo di fare vistita al parco di Naquane, tornando al percorso:
per raggiungere la partenza si arriva al paese di Capo di Ponte, alla prima rotonda si prende la seconda uscita e si posteggia nell'ampio parcheggio adiacente il ristorante Graffiti. Una volta in sella si dovra' attraversare la strada, passare sotto il ponticello della ferrovia ed imboccare la mulattiera che sale per il versante est della valle. Per rendere tutto piu' semplice consigliamo l'uso di gps, con uil quale se' pressoche' impossibile sbagliare strada e direzione. La salita non è assolutamente impegnativa, si fa una pedalata in compagnia e si chiacchera tranquillamente, poi indossate le protezioni si inizia a scendere per questo storico sentiero. Percorrerlo mette un pelo di soggezione, direi offuscata dall'attenzione che si deve avere in merito all'aspetto tecnico del percorso stesso, a tratti molto esposto con tornanti decisamente stretti su pietre... seguendo la traccia gps vi riportiamo dritti all'auto, intanto vi sarete divertiti moltissimo godendo anche di un panorama non indifferente.

SCHEDA

Partenza: Capo di Ponte BS -  375 m s.l.m.
Arrivo: Capo di Ponte - 375 m s.l.m.


Distanza: 34 km
Tempo stimato: 4/5 h


Altezza Massima: 1193 m
Altezza Minima: 375 m
Altezza partenza: 375 m
Altezza arrivo: 375 m
Dislivello Massimo: 818 m
Ascesa accum: 1454 m
Discesa accum: 1454 m
Pendenza max: 15 %
Pendenza min: -25 %


Periodo consigliato: Aprile - Dicembre
Preparazione: Discreta/buona
Calssificazione: All Mountain
Difficoltà tecniche: Single track con tornanti molto stretti, a volte esposti


Cartografia: Compass foglio 94 - Edolo-Aprica
Parcheggio: Piazzale sotto il Campo sportivo di Demo
Localita' transitate: Capo di Ponte, Grevo, Cedegolo, Demo-Berzo-Monte-Loa-Demo, Cedegolo, Grevo e Capo di Ponte
Note: Ottima palestra autunnale e primaverile - Per la discesa si consiglia bike full. Navigatore GPS.


TRACCIA GPS

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02/12/2024 @ 15:15:20
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