Il Monte Altissimo è una montagna delle Prealpi Bergamasche 1703 m.s.l.m.. Situata tra la bassa Val di Scalve e la bassa Valcamonica, è la vetta più elevata del modesto gruppo montuoso, è compreso tra le due valli citate e l'altopiano di Borno (che lo divide dal Pizzo Camino. Visto dalla Valle Camonica il suo versante meridionale appare roccioso e scosceso, pressoché privo di vegetazione (mantenendo un aspetto selvaggio, mentre il versante settentrionale, che si presenta in dolce declivio verso l'altopiano di Borno ed è ammantato di abeti (paghér in camuno, da cui deriva il toponimo Pagherola “ località nelle vicinanze della vetta” e disseminato di malghe (come la malga di Pratolungo che è ristrutturata dal gruppo Alpini e divenuta oggi un rifugio per gli manti della montagna), cascine e piccole baite, molte delle quali tuttora abitate nella stagione estiva. Il contrasto evidente tra i due versanti è dovuto alla disposizione degli strati rocciosi, inclinati in direzione nord, e dovuti all'azione degli enormi ghiacciai, che durante le varie glaciazioni, scavarono il fondo della Valcamonica e ne plasmarono i versanti.
Il Monte Altissimo è frequentato dagli appassionati di sci alpino, ci sono gli impianti di risalita del comprensorio Borno-Monte Altissimo ed è amato anche dagli escursionisti perchè ampiamente praticabile grazie a una buona rete di sentieri. Diversi sono infatti i percorsi segnalati che conducono alla vetta dal fondovalle.
Il percorso parte da Cogno (Piancogno) all'altezza della ferrovia, subito si presenta una salita piuttosto ripida con brevi tratti anche intorno al 25% che proseguendo si addolcisce. Si prosegue fin oltre l'Annunciata (passando dal belvedere oppure salendo a sinistra attraverso la mulattiera di riso passando di fianco al Santuario). Oltrepassato il santuario si imbocca una mulattiera che sale a sinistra e porta fino al Rifugio ex Malga Mine. Da Mine si prosegue a piedi su sentiero che porta al Pian d'Aprile, da cui si riesce a risalire in sella e ad andare in direzione della cima (a sinistra). Raggiunta la cima, si gode di un panorama sulla Val Camonica molto ampio. La discesa è tecnica, il sentiero per scendere verso il Pratone di Erbanno si imbocca poco sotto alla cima a sinistra. Segue poi la mulattiera fin sopra Angolo.. qundi si prosegue per Terzano, Gorzone, Erbanno e Cogno percorendo la ciclabile che affianca il fiume Oglio.
SCHEDA
Partenza:
Piancogno - 251 m s.l.m.
Arrivo:
Piancogno - 251 m s.l.m.
Distanza:
38 km
Tempo stimato:
5 h
Altezza Massima:
1688 m
Altezza Minima:
225 m
Altezza partenza:
240 m
Altezza arrivo:
240 m
Dislivello Massimo:
1463 m
Ascesa accum:
1782 m
Discesa accum:
1799 m
Pendenza max:
25 %
Pendenza min:
-32 %
Periodo consigliato:
Aprile - Ottobre
Preparazione:
Buona
Calssificazione:
All Mountain
Difficoltà tecniche:
Salita molto impegnativa, verso Malga Mine fondo sconnesso e salita ripida.
La discesa è veloce e in alcuni tratti molto tecnica, su rocce scivolose. Più a valle si scende da mulattiera cementata e di riso piuttosto ripida e in alcuni tratti esposta.